La storia

Il 6 luglio 1959 veniva notificato all'Istituto Tecnico Commerciale Fusinieri il distacco della sezione di Schio. Dal 1 ottobre 1959 la sezione sarebbe diventata un Istituto Tecnico Autonomo. Quindi l'anno scolastico 1959/60 è stato il primo in cui l'istituto scledense ha displomato i "suoi" studenti. 

Che maturandi erano e cosa cercava il mercato del lavoro di Schio e dintorni? Erano i giovani nati durante la Seconda Guerra Mondiale, una generazione per il 50% impegnata in un'agricoltura che non offriva più quel benessere che al contrario cominciava a fornire l'industria. Lanerossi e Marzotto avevano fatto scuola: avevano bisogno di operai ma anche di ragionieri che permettessero di tenere i conti in ordine in un mercato che cominciava a guardare all'estero. Fatture, partite iva, gestione magazzino; paghe, rendiconti e lettere commerciali impiegavano centinaia di colletti bianchi che uscivano dal Pasini e trovavano lavoro con una certa facilità. E i geometri? Anche loro sono stati impiegati nelle opere che si stavano costruendo a Schio in quegli anni.

Si arriva così velocemente al termine degli anni '60, anni di contestazione e di grandi manifestazioni di piazza. La riforma universitaria permette l'acceso a tutte le facoltà anche per gli studenti provenienti dagli Istituti Tecnici. Ecco che gli allievi diplomati al Pasini cominciano a iscriversi a giurisprudenza, i giovani geometri a ingegneria, non più solo architettura ed economia e commercio. Ma il mercato interno assorbe la stragrande maggioranza dei diplomati: l'università sembra quasi una seconda scelta. 

Alla fine del decennio successivo arriva un'idea di scuola più democratica. Anche se i Tecnici soffrono comunque di tre debolezze congenite: vi si indirizzano ragazzi con maggiori difficoltà negli studi, non sono vissuti come scuola di qualità da scegliere in via primaria. Stenografia vira sempre di più su dattilografia; il tedesco compare come seconda lingua, molto utile per un ambiente di lavoro che ha nel centro Europa il principale bacino di vendita. 

I figli della generazione X, seguente a quella del baby boom, scelgono il Pasini perché è una scuola molto forte in uscita, in quanto il mercato del lavoro e il sistema produttivo cercano fortemente le figure professionali e tecniche che escono da questi percorsi scolastici. 

L'arrivo del computer segna la nascita della generazione Y. Passato da distretto a filiera e potenziati i mercati, il percorso di studi economici ha sempre più richiesto una competenza linguistica vasta e differenziata. La risposta dell'istituto è stata la creazione del percorso Erica , che ha raddoppiato il numero degli studenti di ragioneria fino a portare la scuola ad essere la più numerosa del Campus di Schio.  I geometri non hanno certo dormito sugli allori: è nata l'ala nuova che ospita nei suoi tre piani laboratori e aule multimediali. Per un approccio sempre più legato alla bio-edilizia e alla compatibilità ambientale è stata introdotta la sperimentazione di nuove materie e l'allestimento di una stazione GPS, fiore all'occhiello anchhe delle organizzazioni professionali e dell'amministrazione scledense.

(tratto da I 50 anni dell'I.T.C.G. "L. e V. Pasini" - La nostra storia 1959 - 2009)